SETTIMO INCONTRO - LA SACRA BIBBIA

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SETTIMO INCONTRO

SAN GIOVANNI
 
 
 
 
 
 
 
Dei quattro Vangeli, quello di Giovanni è forse il più letto e il più citato.
Lo stile letterario è semplice, diretto, ma incredibilmente profondo. Mentre gli autori degli altri tre Vangeli narrano quello che Gesù fece, Giovanni decise di mettere per iscritto questa testimonianza quasi a voler completare l’opera dei precedenti Vangeli, fornendoci un quadro più completo della figura di Gesù e della sua natura divina.
Pertanto questo Vangelo non è un’esposizione biografica della vita di Cristo, ma una presentazione della sua opera a favore dell’umanità perduta, come possiamo leggere al capitolo 20, versetto 31:
È evidente una stretta correlazione fra i miracoli operati da Gesù e le dichiarazioni che egli fa su se stesso, tutte precedute dall'espressione "Io Sono". Questa brevissima espressione per gli Ebrei dell'epoca significava moltissimo: Dio stesso si era presentato a Mosè dicendo "Io Sono colui che Sono", e il fatto che Gesù utilizzasse parte di questa frase per definire se stesso stava ad indicare che intenzionalmente stava definendosi come Dio.
qui sotto riportiamo alcune di queste dichiarazioni, e vi invitiamo a completare l'elenco leggendo voi stesi il Vangelo e trovando i putni in cui Gesù definisce se stesso: ogni volta c'è qualcosa di profondissimo da apprendere sulla Sua figura e sulla Sua divinità.
 
 
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